Ventidue anni fa, la beatificazione di monsignor Scalabrini

Il 9 novembre 1997 papa Giovanni Paolo II proclamava beato il fondatore della congregazione dei missionari scalabriniani. Ecco il messaggio di padre Chiarello, superiore generale

Il 9 novembre 1997 papa Giovanni Paolo II proclamava beato il vescovo Giovanni Battista Scalabrini, fondatore della congregazione dei missionari scalabriniani. Una data significativa, perché in essa ricorre anche la festa della dedicazione della basilica Lateranense, la madre di tutte le chiese.

Per l’occasione padre Leonir Chiarello, superiore generale della congregazione scalabriniana, ci offre una sua riflessione sull’attualità del messaggio del Fondatore. «Riconosciuto beato ventidue anni fa, ma vissuto sostanzialmente nell’Ottocento, cosa può dire ai nostri giorni?» si chiede padre Chiarello, che articola poi la sua risposta in tre punti corrispondenti ad altrettante caratteristiche del beato: anelito alla santità, amore per la Chiesa, sguardo commosso verso i fratelli.

Padre Chiarello: “Facciamo nostro lo sguardo di Scalabrini

«Non si tratta semplicemente di vedere i migranti – scrive il superiore generale scalabriniano –In tanti li vedono, forse troppo, soprattutto quando si tratta di additarli nella loro diversità, nei loro errori, nel loro disturbarci perché si sono fatti nostri vicini senza che noi gliel’avessimo chiesto. Si tratta di guardarli come Scalabrini li ha guardati, uno sguardo “commosso”, uno sguardo che porta alla domanda: “come poter rimediarvi?”.

Papa Francesco ci ha spesso messo in guardia contro l’indifferenza. Indifferenza è guardare senza vedere. Facciamo nostro lo sguardo di Scalabrini, uno sguardo che si sente ferito dall’indifferenza e dall’ingiustizia, ma che risponde all’ingiuria con l’amore».

Source: http://www.scalabriniani.org/c365-attualita/ventidue-anni-fa-la-beatificazione-di-monsignor-scalabrini-il-messaggio-di-padre-chiarello/